Novembre 2018

PASSO CORESE, STAZIONE DI FRONTIERA

Oggi degrado: domani?

sicurezza

(di Alfonso Cesare) La situazione è grave ma non irrimediabile. Lo stato dell’area “Prato dell’Olmo” antistante la stazione ferroviaria Trenitalia di “Fara Sabina – Montelibretti” della linea FR 1 (Orte – Fiumicino Aeroporto) è in un generale stato di degrado.
Degrado che è stato accertato anche con un sopralluogo effettuato nel mese di ottobre dall’Azienda Sanitaria Locale di Rieti.

Il Dott. Fabio Tomassini, nella sua relazione scrive: “sono presenti bottiglie di alcolici in vetro e in plastica, rifiuti solidi urbani abbandonati sul terreno ed erbe incolte. Al momento nei giardini antistanti la stazione ferroviaria si aggirano due senzatetto. Durante il sopralluogo si avvertivano maleodoranze riconducibili a deiezioni.”

Eppure l’area nel redigendo piano regionale dei trasporti dovrebbe essere dedicata a regime all’interscambio dai mezzi su gomma con quelli su ferro che trasportano una parte delle 15.000 persone, tra andata e ritorno, che oggi giorno raggiungono la Capitale da Rieti e dalla alta e bassa Valle del Velino per svolgere le attività di studio, lavoro e svago. L’interscambio permetterebbe di raggiungere la city, in assenza di una linea ferroviaria diretta, con minor dispendio di energie psico-fisiche e minor tempo, oggi non fattibile perché l’autobus non svolge una funzione ancillare rispetto al treno (ne aspetti l’arrivo e ne precede la partenza), lasciando come unica chance al viaggiatore restare sull’autobus bipiano nella migliore delle occasioni e imbottigliarsi nel traffico veicolare e nervoso che tutte le mattine lavorative caratterizza la SS 1 (Via Salaria) in prossimità della dell’Aeroporto dell’Urbe.

Ma gli attuali presupposti sono ben lontani dal concretizzarsi a breve, come specifica l’esperto di trasporti Gabriele Bariletti.

“Non si può parlare, dice Bariletti, di interscambio se l’accesso al treno e all’autobus supera anche se di un solo metro i 100. Nel caso di Passo Corese stazione stiamo a oltre 350 metri e in una situazione di doppia acclività, ci sono diversi piani di pendenza”.    Ripidità e distanze che non certo agevolano il passaggio in sicurezza dei viaggiatori, soprattutto all’approssimarsi della stagione invernale, con giornate piovose, fredde e poche ore di luce solare.

Lorella Gallone, viceprefetto della Prefettura di Rieti, il 5 ottobre ha incontrato tra gli altri, il Sindaco di Montelibretti e il Sindaco di Fara in Sabina per “delineare ulteriormente, in modo coordinato e congiunto, le misure da adottare e le azioni da intraprendere per la riqualificazione dell’area, posta al confine tra i due comuni nonché di due province”.

Dell’iniziativa intrapresa dall’organo periferico dell’Amministrazione centrale è stato valutato positivamente da Luca Branciani, primo cittadino di Montelibretti, che partecipava per la prima volta all’incontro di coordinamento, anche perché le risorse economiche e le capacità logistiche e strutturali di un comune di 5311 abitanti non sempre permettono di gestire tutti i servizi per un afflusso considerevole di gente che transita all’interno del territorio di sua competenza.

“Ogni mese, commenta Branciani, facciamo degli interventi di bonifica dell’area, con la rimozione dei rifiuti, lo sfalcio dell’erba e la sostituzione delle lampade dei lampioni, ma è impensabile che dopo qualche giorno soprattutto sotto lo spazio dedicato al parcheggio, quello più nascosto, ritroviamo buste della spazzatura, se non anche televisori e lavatrici”.

“Evidentemente, continua il Sindaco, anche i cittadini dei comuni vicini più piccoli del mio hanno maggiori difficoltà a gestire la raccolta differenziata ed i cittadini non sempre sono rispettosi dell’ambiente, tant’è che per ridurre il fenomeno stiamo pensando all’installazione di fototrappole”.

D’altra parte un sistema di video sorveglianza che dovrebbe essere installato e controllato dal Comune di Fara Sabina (Rieti) è ancora in una fase progettuale nell’ambito di un generale riassetto del nodo di scambio d’intesa con CoTraL (Consorzio Trasporti Laziali): che prevede una sala d’attesa ad hoc ed la riprogettazione delle corsie di attestazione e transito delle autobus, anche per le corse dirette per alla Sabina romana e alle frazioni di Talocci, Borgo Quinzio e al paese di Casaprota.

Attualmente è impensabile che alle otto di sera, dopo una giornata di lavoro, stanchi infreddoliti e assonnati, si debba attendere il bipianoche viene da Roma Tiburtina per raggiungere le proprie abitazioni a Borgo Santa Maria, Osteria Nuova o Rieti.

“Alcuni nostri mezzi, precisa Irene Bartolomeo del Co.Tra.L., sono dotati di un sistema di telecamere. Le immagini vengono memorizzate su di un hard disk e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, se richieste”.

A reato consumato quindi: quando il rapinatore già ha fatto vedere il coltello; il balordo già ti ha molestata; l’incivile ha abbandonato gli scarti della merendina sul mezzo pubblico.

“Eppure, commenta il Comandante della Stazione Carabinieri di Montelibretti, è una delle zone più controllate proprio perché transitano e fanno controlli sia i colleghi della compagnia di Monterotondo (Roma) che quelli di Poggio Mirteto (Rieti).  A memoria, continua il sottufficiale, non ricordo di eventi delittuosi di particolare gravità. Per un reato comune come il furto d’auto i casi si possono contare a una decina, quindi molto limitati”.

Occorre ricordare però, che l’area oltre ad essere area di confine e transito – non è ancora una zona di frontiera – ma il magazzino Amazon è stato solo il primo insediamento di un Polo Logistico e produttivo che si dovrà insediare a ridosso dell’Autostrada A1, in prossimità di Fiano Romano che dovrà servire tutto il centro Italia e, necessariamente, la mobilità e i servizi ad essi connessi se non opportunamente coordinati e sviluppati in tempo porteranno a disequilibri urbanistici e sociali, come la storia ci racconta e raramente ci insegna.

foto Alfonso CESARE

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