Non più frantumazione territoriale. Non più lotte per difendere i confini. No Guelfi, no Ghibellini. Basta contrapposizioni tra il Papato ed il Regno Angioino. Dopo oltre 700 anni di continue sfide e di una “pace” apparente, gli Angioini tornano a sfidare il Duca di Spoleto stavolta non per difendere il territorio con frecce ed archibugi, ma con le carte da gioco, esattamente attraverso il “Burraco”, gioco di carte della famiglia della Pinnacola diffusosi in Italia intorno agli Anni Ottanta. Nasce così il Torneo dei Due Duchi (Duca di Spoleto e Duca D’Angiò), ideato dal Circolo FITAB “Il Duca” di Spoleto, presieduto da Annalisa Francocci, e dal Circolo FITAB “Angioina” di Cittaducale, presieduto da Giustino Tiberti, un torneo che vuole coinvolgere non solo i giocatori delle due città, ma i giocatori di tutta Italia in una gara che è anche una bella occasione per scoprire i due affascinanti borghi di Spoleto e Cittaducale. Spoleto, centro abitato fin dalla preistoria, divenne colonia romana nel 241 a.C. e si mantenne sempre fedele a Roma. Sotto i Longobardi Spoleto fu capitale dell’omonimo ducato. Caduti i Longobardi, passò ai Franchi. Nel 1155 Spoleto fu, secondo la tradizione, distrutta da Federico Barbarossa, il quale nel 1185, in segno di riconciliazione, donò alla città la Santissima Icona, un'immagine della Madonna esposta attualmente nel Duomo. Spoleto, contesa poi tra l’Impero e la Chiesa, fu a questa aggregata da Papa Innocenzo III. Funestata dai conflitti tra Guelfi e Ghibellini fu riappacificata dal Cardinale Egidio Albornoz, fu quindi assicurata alla Chiesa e fatta centro importante dello Stato Pontificio, che le mandò autorevoli governatori, tra cui Lucrezia Borgia. Dal Rinascimento in poi, Spoleto si trasformò progressivamente da centro prevalentemente strategico a centro culturale e lo è ancora oggi, grazie anche al Festival dei Due Mondi. Tra le bellezze artistiche, da vedere assolutamente: la Rocca Albornoziana, il Ponte delle Torri, il Duomo con i suoi affreschi e la sua bellissima piazza, il Teatro Romano, le Chiese di San Ponziano e San Salvatore, l’Arco di Druso, la Fontana del Mascherone... Cittaducale, città-fortezza d’impianto medievale, fu fondata agli inizi del Trecento, esattamente nel 1308, da parte degli Angioini. Il nome Civitatis Ducalis fu scelto Carlo II D’Angiò, il quale decise di
intitolare il borgo al figlio Roberto D’Angiò, duca di Calabria. La città conobbe il massimo splendore nella seconda metà del Cinquecento, diventando, sotto la signoria di Margherita d’Austria, un centro di grande importanza economico-politica.
Tra i luoghi da scoprire: la Torre Angioina, il Palazzo della Comunità con la Torre Civica, la Cattedrale di Santa Maria del Popolo e il Palazzo Vescovile, la Chiesa di Santa Cecilia, la sede attuale del Comune (Palazzo Caroselli), Palazzo Maoli, Palazzo Dragonetti, Palazzo Bonafaccia e Palazzo Valentini-Cherubini, il Santuario di Santa Maria delle Grazie ed il sito archeologico delle Terme dell’Imperatore Vespasiano. Il primo appuntamento con il gioco è il 23 giugno 2024 a Spoleto presso la suggestiva Casina dell’Ippocastano nei giardini pubblici del centro storico ed il secondo a Cittaducale il 13 luglio 2024 presso la Piazza del Popolo, nel cuore della città. Ad animare entrambi gli eventi saranno figuranti in costume e musici medievali che riceveranno i giocatori e faranno da guide alla scoperta dei borghi.
08_07_2024