Maggio 2017

ALBUM DI FAMIGLIA

DATO CIOTTI

Un'epoca di fermento artistico

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Si può racchiudere in poche foto una vita spesa accanto e dentro l’Arte? Sicuramente no, ma ci piaceva tributare questo omaggio al ricordo di Dado Ciotti: disegnatore, pittore, scultore, antiquario e, soprattutto, titolare di quella Galleria ‘Presenze’ che a Rieti gettò un ponte ardito con le nuove correnti in voga dal ‘72 al 2000. Oltre ad occuparsi d’arte, si interessava di restauri, fornitura di arredamenti in stile, tappeti persiani, cornici di pregio e lampadari di Boemia.

Da questa incursione in casa Ciotti è emersa una Città assai diversa dall’attuale in cui c’era molto fermento in campo artistico, i cui esponenti si riunivano in una nutrita Associazione, partecipando spesso con grandi risultati ad Estemporanee, Mostre e allestendo eventi di tutto riguardo.


 

LOGO GALLERIA PRESENZE

 L’amicizia tra Adeodato e Alberto Galassetti risale a molti anni fa. Fu lo stesso Alberto a disegnare il logo della Galleria d’Arte ‘Presenze’ di Via Cintia.

Tra le tante avventure cavalcate insieme anche l’interessantissima Mostra Triennale dell’Artigianato, da loro curata, che negli anni Sessanta si tenne sotto le volte del Vescovado. Un’esposizione di alto livello cui prendevano parte rappresentanti sono solo locali ma anche nazionali della lavorazione dei tessuti, del ferro, del rame, dell’alluminio, dei coralli, delle ceramiche, artisti del legno, dell’alabastro e impegnati in tanti altri campi.

Anno 1965 - II Mostra Triennale dell’Artigianato
L’on. Franco Maria Malfatti. In foto con Dado Ciotti e l’on. Marzio Bernardinetti

 

 

Gli anni Ottanta portarono invece a Rieti le opere di intere generazioni (Biennale Nazionale d’Arte Contemporanea Generazione Anni Dieci, Venti, Trenta) esposte sotto gli Archi del Palazzo Vescovile. Furono celebrati alcuni grandi artisti ed altri ne arrivarono

 

Mario Maggiori (qui con Silvano Silvani) e Ugo Rambaldi vissero a Rieti per diversi anni, entrambi impegnati in una ricerca ‘d’avanguardia’ erano abituali frequentatori del circolo d’artisti di quegli anni.

     

   

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