risvolti interessanti sembrano nascere dal versante del Piceno. Non siamo gli unici che chiedono, infatti, di collegarsi con Roma tracciando una linea che possa passare per le zone del sisma 2016: Italia Nostra Ascoli Piceno,il Comitato “Un Treno per Roma” e la sezione “Italia Nostra” di Ascoli Piceno William Scalabroni si battono sul progetto della Ferrovia dei Due Mari che colleghi da San Benedetto del Tronto a Roma.
Interessante quanto dichiarino: “Basterebbe realizzarne una velocità normale (ferrovia n.d.r.) e per giunta limitando in un primo momento il collegamento alla tratta da Ascoli ad Antrodoco. Si tratta di una linea ferroviaria di non più di 70-80 chilometri, per la cui costruzione non sono richieste per un buon tratto opere particolarmente complesse e per la cui realizzazione, a quanto pare, sembra siano sufficienti non più di 800 milioni di euro, rispetto alla cifra di gran lunga superiore che pare sia necessaria per la tratta ferroviaria Roma Pescara ad alta velocità. Alcuni parlano pare di parecchi miliardi di euro e della necessità di scavare chilometri e chilometri di gallerie (dicono alcuni circa 70-80 chilometri).
Permettere ai milioni di turisti che nel periodo estivo godono dei lidi adriatici da Rimini a Pescara di raggiungere comodamente i due Parchi Nazionali dei Monti della Laga e del Gran Sasso e quello dei Monti Sibillini per godere delle bellezze paesaggistiche di questi luoghi incantati e per ridare una speranza di vita ai centri di queste zone distrutte dagli eventi sismici, da Arquata ad Amatrice, da Accumuli a Norcia; favorire lo sviluppo delle attività economiche ed industriali di aree differentemente destinate ad un declino inarrestabile; inoltre consentire di mettere in rete con la linea ferroviaria tutte le città d’arte del Centro Italia da Sulmona a L’ Aquila, a Rieti, a Roma, ad Ascoli Piceno, a Foligno, ad Assisi e Perugia sino ad Arezzo e Firenze.”
Chiediamo noi, a Gabriele Bariletti. “Assolutamente da sottoscrivere - commenta vice presidente dell'Osservatorio regionale trasporti . Vuoi mettere i vantaggi anche per noi dal collegamento di Rieti, le aree terremotate (ma di grande valore turistico) con Ascoli e il Mare Adriatico?
E sarebbe un formidabile incentivo per proseguire, secondo il progetto Roma Tre del 2003, con il collegamento diretto di Rieti con Roma”.
Se a queste dichiarazioni vogliamo aggiungere le linee di pensiero che vedrebbero un futuro sviluppo economico di Rieti legato proprio alle zone dell’adriatico e non più alla cerchiocentrica Roma, autosufficiente ed inaccessibile, i tasselli non dispiacciono.