a cura di dei nostri lettori

Dicembre 2021

STORIE DOLCI

I MORZITTI DI LEDA

gastronomia, storie, tradizioni

Un assaggio ed un ricordo, una ricetta e l'illusione di portare indietro quelle immagini, scene di vita casalinga durante le feste di qualche tempo fa: questo è il senso della rubrica 'Storie dolci' di Format, nella speranza di rinnovare una tradizione tramandata di generazione in generazione in città come in tanti paesi della nostra variegata provincia. Questa volta a collaborare con noi è Alessandra Lancia.

I morzitti sono dolci natalizi del Cicolano e Leda era la mamma di Vasco, mio marito. Ma era il giudizio di mio suocero Pasqualino che dovevano superare e ogni Natale era una commeddia (con due d). Carichi come sono di ingredienti e sapori, i morzitti hanno un aspetto e un sapore antico: niente formine paracule, solo dannate losanghe che a me non riescono mai bene e un gusto forte, che ai bambini di adesso quasi mai piace. E infatti è capitato con i ragazzini in giro di ritrovarne alcuni mozzicati e rimessi nel piatto dei dolci (ma non c’era ancora il COVID). É col tempo che i morzitti si apprezzano: dolci per il miele ma con l’amaro del cacao, asciutti per la sfoglia d’uova ma bagnati di mosto cotto e gonfi di frutta secca. Io pure li ho capiti tardi, e non dopo pranzo o dopo cena ma andando in montagna o a camminare col freddo che fa tra dicembre e gennaio: sono un pieno di energia e di calore che ti sembra di poter arrivare dovunque. E camminando un pensiero per Leda che i morzitti li faceva, e per Pasqualino che per farle dispetto diceva che erano meglio quelli di zia Clara, non manca mai.

Ricetta dei Morzitti (di zia Mimina però, perché Leda faceva tutto a occhio)

Stesa:
3 uova
Una tazza d’acqua
Un cucchiaio di zucchero
Un pizzico di sale
Un cucchiaio d’olio
Farina 00 e di semola (quella che raccoglie)
Lavorare per un impasto morbido
Tirare due stese sottili

Ripieno:
Noci 4 etti tagliate piccole
Zucchero 1 etto
Cacao amaro una confezione
Uva passa e fichi secchi tagliati piccoli
Mescolare tutto in una ciotola
Spennellare la stesa col mosto cotto
Spargere il ripieno
Far colare un filo di miele
Poi chiudere a rotolo, tagliare a rombi e disporre sulla teglia
Spennellare ancora con mosto cotto
Infornare a 180 gradi e cuocere per 20 minuti.
Far freddare e disporre su vassoi; conservare in luogo fresco.
P.s. Anche la conservazione dei Morzitti era una commeddia, col vassoio “abbuscato” nelle stanze più fredde di casa. Ma dove erano stati chiusi i termosifoni lì, da qualche parte, “riposavano” i Morzitti…

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