a cura di dei nostri lettori

Dicembre 2021

STORIE DOLCI

LA NOCIATA E IL RICORDO DI QUELLA VOLTA CHE...

gastronomia, storie

Ci stiamo avvicinando al periodo delle festività natalizie e, come ogni anno, fervono i preparativi.

Tra questi, le ricette della tradizione occupano un posto importante: vengono tramandate di generazione in generazione e custodite con passione. Per questo Format ha deciso di raccoglierne il più possibile chiedendo aiuto ai suoi lettori che, dopo averle ‘condite’ con un ricordo, potranno inviarle a rietiformat@gmail.com.

Virginia introduce la sua ricetta tipica natalizia accompagnandola con il ricordo di tanti anni fa:

“Una delle ricette più rinomate del nostro territorio è quella della “Nociata” e/o “Copèta” a base di noci, miele e alloro. E’ necessario tritare le noci e cuocerle insieme al miele in una pentola a doppio fondo fino a quando sarà color “tonaca di frate” avendo cura di non far bruciare il tutto mantecando con un mestolo di legno. Successivamente inumidire un tavolo di marmo o la spianatoia e stendervi velocemente l’impasto con un mattarello bagnato. Infine, ricavare dei rombi e metterne ciascuno tra due foglie di alloro. La “Nociata” a rombi veniva conservata in un baccilone e nascosta sopra agli armadi e sotto ai letti fino al momento di consumarla, che coincideva con il giorno di festa.

C'era una volta...non molto tempo fa....
Sono un po' agitato....sto andando a casa dei genitori della mia fidanzata, ed è la prima volta!
Sono stato invitato a pranzo....speriamo bene!
Viaggio per un'ora circa e finalmente ci siamo.
Dopo i saluti, le presentazioni di rito, ci avviciniamo alla tavola. Si respira un clima di festa.
Tutta la famiglia riunita, grandi e piccoli.
Tavola imbandita, perfetta, curata in tutti i dettagli....sento su di me puntati gli occhi dei presenti.....mi faccio forza!
Mia madre mi aveva raccomandato:" A casa d'altri, si mangia tutto!"
Pian piano mi rilasso e gusto con piacere le tante pietanze.
In città non si mangiano cibi così genuini. Io vivo a Roma e la mia fidanzata in un paesino della Sabina.
Siamo al dolce...fra tanti, al centro della tavola spicca la "Nociata", fatta con noci e miele, così mi dicono. Tanti rombi incartati tra foglie di alloro.
Sembra una stella in mezzo al verde. Mai vista prima.
L'aspetto è invitante e quindi, ahimè...mangio tutto, anche le foglie: credevo che andasse così.
La cosa desta le risatine di tutti. Che figuraccia!
Ed è stato così che ho scoperto questo squisito e pittoresco dolce natalizio!
La futura suocera aspettava complimenti, aveva perfino preparato un pacchetto da farmi riportare.
Per fortuna "Chicca" mi ha spiegato e fatto vedere come andava gustata.
Ora sì che gusto appieno il sapore....delizia del palato!
Anzi lo assaporeranno anche i miei, il pacchetto da riportare è pronto.
C'era ancora da gustare qualcosa ...il "LAURINO" , un amaro a base di alloro.
Giuro che è gradevole. Ho con me la ricetta per mia madre. Disponibile per chi volesse farlo.
Complimenti alla suocera!

Laurino

1 litro di alcol (90 gradi)
50 g di foglie di alloro
Un pizzico di anice
2 bucce di limone
Mettere il tutto in un vaso con chiusura ermetica
Tenere per 7 gg
Agitando il vaso 3 volte al giorno
Dopo 7 giorni preparare lo sciroppo con un litro d'acqua e un kg di zucchero e far bollire x 5 minuti
Infine filtrare l'alcol e unire lo sciroppo tiepido
Far riposare per 2 giorni, poi imbottigliare possibilmente in bottiglia scura e tenerlo al buio".

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