Novembre 2022

STORIE

L'AVVENTURA DI MARCELO SULLE TRACCE DEL BISNONNO BERNARDINO PARTITO DA CASETTE PER IL BRASILE

persone

La giornata di ieri è stata incredibile per Marcelo Preti e sua madre Elizabeth, giunti a Rieti in cerca delle proprie origini. Pochi gli elementi a loro disposizione, rari i documenti, preziosi, rintracciati in trenta anni di ricerche per appurare che quel bisnonno, Bernardino Santoprete (un cognome trasformatosi all’estero con il passare dei secoli) era partito con un bastimento da Genova sì, ma proveniente dalla nostra frazione di Casette.

Nei mesi precedenti Marcelo, 45 anni,  dottore in ginecologia, che vive a 700 chilometri da San Paolo, aveva contattato alcuni ‘Santoprete’ di questa zona tramite social, invocando il loro aiuto e chiedendo invano  riscontri su possibili partenze dei propri antenati.

Stabilisce quindi di arrivare direttamente sul posto senza avere punti di riferimento, né conoscenza della nostra lingua, nell’ostinata volontà di vedere con i propri occhi i luoghi in cui tutto per la sua famiglia ebbe inizio.

Decidiamo estemporaneamente di affiancarlo con la nostra redazione, e di partecipare a questa avventura a cui via via più persone si aggiungono in un abbraccio che commuove e lascia senza fiato i due protagonisti.

La prima tappa è Rieti dove li raggiungiamo sapendoli ‘sperduti’ e aiutandoli ad esplorare le nostre bellezze mentre il telefono squilla dopo il primo articolo pubblicato sul nostro sito, sollevando curiosità sul caso.

A noi si uniscono Rita Fagiani, guida reatina e Riccardo Di Genova, mediatore interculturale.

Al nostro fianco arriva Luca Santoprete, stabilendo il contatto con la comunità di Casette e individuando una traduttrice, Melissa, che ci raggiungerà nel pomeriggio. Nell’attesa servizio fotografico di Michele D’Alessandro in varie parti della Città, comunicando esclusivamente con il traduttore online.

Finalmente giungiamo a Casette. Nel bar del paese l’abbraccio emozionante con Donatello Santoprete, conosciuto da Marcelo tramite Instagram, generoso ‘gancio’ datosi da fare in questi mesi senza successo.

Il dottore, non crede ai suoi occhi. Qualsiasi cartello, scorcio o piccolo particolare di quella frazione deve essere immortalato e indicato ai parenti che lo seguono tramite whatsapp e vuole soprattutto inquadrare una via, ‘Lietta’, indicata nell’atto di nascita di Bernardino (1881), sebbene gli abitanti spieghino che non c’è più nulla laggiù, oltre il fiume: c’era qualche casolare ormai definitivamente crollato. “Questa strada che stiamo percorrendo – racconta Luca – non esisteva ovviamente, qui tutto era coperto dall’acqua e gli studi sul nostro passato parlano di ‘fuochi’ intendendo isolati nuclei abitativi”.

La diretta sul nostro gruppo Facebook Format online permette a tutti di conoscere la storia dei suoi avi, nel frattempo ci raggiungono persone con parenti in Brasile, come Marilena Santoprete, e l’assessore comunale alle frazioni Fabio Nobili, venuto a porgere il proprio benvenuto agli ospiti.

Mentre l’assessore contatta l’Ufficio Anagrafe purtroppo non disponibile nell’immediato, seppure a disposizione per la ricerca dei documenti, don Giovanni, parroco di Casette, annuncia di raggiungerci per aprire i registri parrocchiali e tentare di individuare possibili discendenti.

Una ricerca purtroppo infruttuosa, anche per il poco tempo a disposizione e per la mancanza di uno sguardo ‘esperto’ nel decifrare grafia e linguaggio utilizzati nel 1800, ma quanta emozione nell’osservare quei libri!

Nell’attendere don Giovanni qualcuno propone di raggiungere un altro luogo capace di raccontare le storie delle famiglie: il Cimitero. Osserviamo quindi con attenzione le lapidi più antiche in cerca di Sabantonio, di Angela Panitti, di Domenica Santoprete, coloro che rimasero nel luogo di nascita mentre Bernardino con i suoi fratelli Rosa, Maria e Sabatino prendevano il largo in cerca di fortuna. C’è poi un altro nome che emerge dai documenti raccolti negli anni, ‘Domenica’ ma non si sa quale sia il suo posto nell’albero genealogico.

Mancano poche ore alla ripartenza dei brasiliani. L’ultima tappa ci riporta a Rieti per il saluto istituzionale da parte dell’assessore Nobili all’interno del Comune di Rieti, la consegna di un dono e la stretta di mano con la vice presidente del Comitato Gemellaggi Daniela Acuti, che aveva seguito la nostra giornata via Facebook. Con quest’ultima ovviamente approfondiamo le vicende di Garibaldi e di Anita, l’importanza di Palazzo Colelli e la presenza di una consistente comunità brasiliana a Rieti intenzionata  a riaccogliere nuovamente Marcelo e sua madre per una nuova visita.

Nota a margine: in tutti i certificati individuati, Casette risulta all’epoca sotto Cittaducale, a sua volta in provincia de L’Aquila. Ed è proprio con Leonardo Ranalli sindaco di Cittaducale, l’ultima affettuosa stretta di mano di una giornata svoltasi in modo del tutto spontaneo e piena di incontri inattesi.

Saluti abbracci ma… a tarda sera Giulietta Modesti, nostra lettrice, ci comunica di aver rintracciato il certificato di morte di Domenica Santoprete, 51 anni, morta a Rieti il 28 agosto del 1927  ‘figlia di Antonio Santoprete e Angela Panitti’, quindi una ulteriore sorella di Bernardino rimasta qui in Italia, che era sposa di Giuseppe Aquilini! Una nuova traccia da cui ripartire: “ma questa è un’altra storia e dovrà essere raccontata un’altra volta”

01_11_22

ph M. D'Alessandro

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